Sony e Microsoft, servizi di gaming colpiti da attacchi DDoS
L'ambiziosa minaccia al servizio di MIcrosoft. Xbox Live è rimasto offline solo per un giorno
Fonte: http://www.ictbusiness.it/cont/news/sony-e-microsoft-servizi-di-gaming-colpiti-da-attacchi-ddos/33737/1.html#.VKiKt8nSO7Y
Dopo lo stop di tre giorni al PlayStation Network e quello di ventiquattrore che ha interessato XboX Live, Sony ha esplicitamente parlato di un episodio di attacco Distributed Denial of Service. Dietro al boicottaggio ci sarebbe il gruppo hacker Lizard Squad.
Tre giorni senza poter giocare possono sembrare pochi al comune utente, ma non agli appassionati di gaming online che popolano il Sony PlayStation Network e il servizio XboX Live di Microsoft. Ma l’attacco, l’ennesimo, subìto nei giorni successivi a Natale è molto più che un episodio di boicottaggio alla comunità dei gamer: è l’ulteriore dimostrazione della fragilità di sistemi che, fra le altre cose, contengono i dati personali e di carta di credito di decine di milioni di clienti. I tre giorni di stop, svela ora Sony, sono frutto di un attacco DDoS, Distributed Denial of Service, realizzato dal gruppo di hacker Lizard Squad.
La novità non sta nell’identità degli attaccanti (Lizard Squad, dalla pagina Facebook del gruppo, nei giorni scorsi aveva minacciato Microsoft di bloccare a XboX Live tempo indeterminato), e nemmeno nel fatto che Sony abbia impiegato più tempo del concorrente di Redmond ha rimettere in piedi la sua rete: tre giorni di inaccessibilità per il PlayStation Network, uno solo per la community degli Xboxer.
La novità sta nel fatto che per la prima volta Sony ha identificato come causa del problema un attacco DDoS, che avrebbe bersagliato i suoi server per generare volumi di traffico tali da rendere inservibili le pagine Web, il multiplayer e gli altri servizi online connessi ai videogiochi Sony. “PlayStation Network è tornato online”, spiega una nota della casa giapponese. “Come saprete, il PlayStation Network e altri servizi di gaming durante le feste sono stati attaccati con livelli di traffico artificiosamente alti, progettati per boicottare la connettività e il gioco online”. Sony conclude ringraziando i suoi utenti per la pazienza e promettendo ulteriori aggiornamenti nei prossimi giorni.
Con la “squadra delle lucertole” non c’è da scherzare, dal momento che il gruppo ha anche rivendicato la responsabilità dell’attacco che nel 2011 ha causato la violazione degli account di 77 milioni di iscritti al PlayStation Network. Grazie alla collaborazione con un gruppo di hacker affiliato ad Anonymous (e in contrasto con Lizard Squad per episodi di attacco alla rete Tor), a metà dicembre l’Fbi è riuscita ad arrestare gran parte degli appartenenti alla banda. Nonostante questo, i membri ancora in circolazione sono riusciti a rovinare il Natale a milioni di videogiocatori e a due colossi del mondo hi-tech, salvo poi promettere attraverso Twitter di non voler generare ulteriori attacchi.
29 dicembre 2014