La Cyberwar
Articolo pubblicato su "Il Quotidiano del Molise" del 23-11-2015
(“Un nuovo modo di combattere”)
Bentrovati. I recenti avvenimenti di Parigi hanno riportato tutta l’Europa a parlare di guerra, di attacchi e di stragi. Seguendo i telegiornali, le persone hanno sentito termini come “terroristi”, “covo”, “pianificazione” e “servizi di intelligence”.
Qualche giorno dopo i terribili attentati avvenuti in Francia, su Facebook, molti post riportavano la notizia che un certo gruppo di “attivisti informatici”, riuniti sotto il nome evocativo di “Anonymous”, ha dichiarato guerra all’Isis, responsabile degli attacchi, lanciando un’operazione globale contro la presenza online della stessa; operazione finalizzata a raccogliere quante più informazioni possibili sui suoi affiliati, oscurandone i siti web ed impedendone, di fatto, ogni forma di comunicazione telematica.
In altri termini, è iniziata (forse già da parecchio tempo) quella che negli ambienti informatici è conosciuta col nome di “Cyberwar”, ossia una “guerra telematica”. La guerra del terzo millennio è una guerra tecnologica che non si combatte nella vita reale, ma nel mondo virtuale dei computer. È una guerra “silenziosa”, “underground”, di cui poco o nulla si sa nel mondo reale. I soldati impegnati non vestono in mimetica né sparano con fucili Kalašnikov. Ma, comodamente seduti di fronte ad uno schermo, lanciano attacchi di tipo informatico contro i computer dei nemici con lo scopo di impossessarsi o distruggere file riservati ed importanti; o con l’obiettivo di ostacolare, quanto più a lungo possibile, comunicazioni e servizi. Spesso questi attacchi sono molto più distruttivi di una bomba atomica, gettando nello scompiglio più totale l’avversario! Tuttavia, anche se ha natura digitale, questa guerra produce delle conseguenze terribili e tangibili nella realtà: come esempio significativo è sufficiente pensare che la maggior parte dei servizi di una città o di un intero Stato, sono gestiti sempre da computer collegati tra di loro in una rete e gestibili via Internet. Attaccare questi dispositivi significa, quindi, interrompere servizi importanti come elettricità, acqua, comunicazione, difesa, mettendo praticamente in ginocchio un popolo intero!
Un attacco informatico ben fatto è cento mila volte più efficace di uno missilistico, poiché permettere di vincere il nemico senza ridurre i suoi beni ad un inutile cumulo di macerie! È una guerra in tutto e per tutto “intelligente”: l’interruzione di ogni forma di comunicazione rende inutile ogni risposta, anche armata, del nemico!
Anonymous prefiggendosi come scopo quello di “colpire” l’Isis nelle sue comunicazioni digitali, impedisce, di fatto, che le sue c.d. “cellule dormienti”, sparse in Europa, possano ricevere l’ordine di eseguire attentati sanguinari. In una guerra le comunicazioni sono sempre state di importanza fondamentale e la storia ha costantemente dimostrato che nel momento in cui un esercito non riusciva più a coordinarsi col suo centro di comando, veniva inesorabilmente sconfitto in breve tempo! Ovviamente anche l’Isis non è rimasta a guardare e, come contrattacco, sta cercando di camuffare la propria presenza in rete, crittografando le sue comunicazioni o nascondendole in informazioni di tutt’altra natura. Ne consegue che una Cyberwar è una guerra combattuta anche con tecniche di crittografia e di steganografia: le parti cercano di proteggere il più possibile le proprie comunicazioni, rendendole incomprensibili agli occhi del nemico.
Da quanto scritto in questo breve articolo, è possibile intuire l’importanza che riveste la Sicurezza Informatica, come misura di difesa e come mezzo di “intelligence”, per uno Stato che si sente minacciato da attacchi simili. La Sicurezza Informatica riveste un fondamentale ruolo di prevenzione sia per il governo di uno Stato, poiché permette di sventare attacchi sanguinari come quelli di Parigi, ma anche per la tranquillità domestica del singolo cittadino, con la quale può difendere se stesso, i propri dispositivi digitali e, soprattutto i propri risparmi.
Il Nuovo Corso di Sicurezza Informatica per utente, a cui è possibile iscriversi chiamando lo 0865.299728, approfondirà, tra i suoi tanti temi, anche quello della Cyberwar e delle sue conseguenze.
I-Forensics Team