Uno spione chiamato “Google”
Articolo pubblicato su "Il Quotidiano del Molise" del 07-12-2015
(“Un motore di ricerca per…cercarci!”)
Buon inizio settimana. Tutti (o quasi) sanno cos’è Google e quante volte ci è stato d’aiuto nelle nostre scorribande sulla rete Internet. Da semplice motore di ricerca, ossia da mezzo utilizzato per cercare altri siti web, gradualmente si è trasformato in un c.d. “Portale”.
Oggi, i servizi offerti da Google vanno al di là della semplice ricerca in rete: una casella e-mail (“G-Mail”); un servizio di traduzione (“Traduttore”); un calendario per ricordare i propri appuntamenti (“Calendario”); un servizio di “Cloud Storage” (“Google Drive”), ossia la possibilità di salvare i propri file in un hard disk on-line; servizi di “Cloud Computing” (“Google Documenti”), per poter utilizzare i principali programmi d’ufficio ricorrendo alla potenza di calcolo dei server di Google; mappe interattive (“Google Maps”); addirittura anche social media e social network come “Youtube” e “Google+”!
I servizi offerti sono davvero tanti e, nelle loro versioni “di base”, sono anche gratuiti, richiedendo all’utente soltanto una semplice iscrizione! Gratuita è anche la ricerca di informazioni di vario tipo, come siti, notizie, immagini, video, ecc. Non c’è che dire: un aiuto insostituibile per chi vuole navigare in Internet senza perdere mai la bussola!
Tuttavia, pochi si sono chiesti come mai tutti questi servizi, tutte queste informazioni, ci vengano offerti in maniera gratuita! In verità, ciò che Google ci offre lo paghiamo! Invece del denaro, sono le nostre informazioni personali ad esse utilizzate, come moneta, per “acquistare” tutti questi meravigliosi servizi!
Ogni volta che utilizziamo un servizio offerto in modo così disinteressato da Google, lasciamo tracce di noi nei suoi database, rivelando come lo abbiamo utilizzato e per quale specifico scopo! Google registra ogni ricerca effettuata, ogni sito visitato, ogni servizio utilizzato e, nel caso di Google Maps, anche ogni luogo in cui siamo stati, memorizzando ogni spostamento che abbiamo fatto. Questo controllo avviene in modo del tutto automatico e trasparente: grazie alle diverse app che utilizziamo sui nostri Smartphone, e che hanno accesso sia al sistema GPS del dispositivo che al database mappe di Google, ogni nostro movimento viene monitorato costantemente!
Come prova di ciò è sufficiente aprire Google Maps (o avviarne l’omonima app), cercare la voce “cronologia” nelle opzioni e rivedere i nostri tragitti con i tempi di percorrenza impiegati per spostarci a piedi o in auto! Altre informazioni personali possono essere recuperate da Google stesso ricorrendo a particolari stringhe di ricerca che, per ovvi motivi, preferiamo omettere in questo articolo! 😉
Anche quando utilizziamo internet e visitiamo siti, lasciamo comunque tracce a noi riconducibili! L’acquisto su Amazon, l’iscrizione ad un forum, il riempimento di un form, una graduatoria pubblicata da un ente pubblico…contengono tutte informazioni che il motore di ricerca Google è in grado di recuperare da Internet!
Per capire quanto lontano siano andate le nostre informazioni, soprattutto personali, è consigliabile fare la seguente prova: cercarci! Una ricerca su di noi, utilizzando come termini di ricerca semplicemente il nostro nome ed il nostro cognome (magari accompagnati dalla data e dal luogo di nascita) può riservarci sorprese inaspettate: la domanda fatta anni addietro a quell’ufficio, la prenotazione di quel volo low cost, il post di Facebook in cui siamo stati taggati dai nostri amici e tanti, tanti altri risultati che raccontano, a grandi linee, la nostra vita!
A questo punto la domanda sorge spontanea: “Come fare per evitare che Google registri ogni nostra informazione e ogni nostra attività?”
Risposta: “NON POSSIAMO!”. Possiamo solo cercare di ridurre le informazioni che lasciamo in giro su Internet! Per questo motivo, invece di inserire le nostre informazioni personali ed utilizzare la nostra e-mail, è consigliabile usare nickname ed e-mail appositamente create per iscriversi a quel determinato servizio, salvaguardando il più possibile la nostra privacy (se, di “privacy”, si può ancora parlare in un mondo dove le informazioni sono sempre più interconnesse tra loro!).
I-Forensics Team