L'Hotspot delle meraviglie
Articolo pubblicato su "Il Quotidiano del Molise" del 06-07-2015
Ben trovati con la nostra rubrica di Sicurezza Informatica! Tra non molto anche noi dell’I-Forensics Team andremo (si spera!) a stenderci al sole, sorseggiando cocktail variopinti e beandoci dell’andirivieni di bikini sempre più ammiccanti!
Ma prima di partire per le esotiche spiagge di Honolulu metteremo in valigia anche quell’oggetto che ci accompagna dappertutto: lo Smartphone!
Ebbene sì, anche i nostri Smartphone ci seguiranno in vacanza e non solo per poter rassicurare la mamma che va tutto bene e che nei party si beve solo acqua tonica (magari corretta con un po’ di mojito), ma anche per scattare foto in compagnia di fascinose bagnine, stile baywatch, da condividere su Facebook o su WhatsApp, con lo specifico scopo di far crepare d’invidia gli amici che sono rimasti a casa davanti ad un triste ventilatore.
L’unico problema sarà la disponibilità della connessione dati! Già! Con questi operatori non sai mai cosa può accadere! Così, quando meno te lo aspetti, ecco che il tuo superfantascientificoultraperformante Smartphone diventa niente poco di meno che un semplice cellulare che a stento riesce a prendere due “tacche” per telefonare! Niente Facebook, niente WhatsApp, niente navigazione…niente di niente! Cosa fare, dunque?
Semplice! Si va alla ricerca di qualche buon “samaritano” che ci metta a disposizione la sua connessione internet. È sufficiente gironzolare in prossimità di piazze, spiagge, alberghi o lidi (solo per fare qualche esempio) ed ecco che, miracolosamente, il nostro dispositivo ci segnala reti wireless disponibili! Alcune totalmente aperte, altre che, invece, richiedono una semplice registrazione per poterle utilizzare.
Felici e giulivi come bambini ci colleghiamo senza indugio…finché…un pensiero recondito, frutto di deformazione professionale ed anche di un “leggero” esaurimento, come un tarlo, si fa strada a rovinare la nostra soddisfazione: “Ma…a CHE ci siamo connessi?” La velocissima rete wireless ha un nome che è tutto un programma: “Honolulu Coast to Coast Free Zone”!
L’ego professionale, come un instancabile cinese che non va mai in vacanza, prende il sopravvento e ci costringe a ragionare su cosa genera la rete wireless a cui siamo connessi: si tratta di un “Hotspot”, in pratica un punto di accesso ad internet, aperto al pubblico, realizzato con una serie di Access Point, connessi tra loro per coprire un’aria molto vasta e su cui si collegano tantissimi dispositivi.
A questo punto, sorgono spontanee alcune domande: chi gestisce questi Access Point? Chi controlla gli accessi? Controlla anche la nostra navigazione e, di conseguenza, i nostri messaggi e tutto ciò che postiamo, condividiamo o scarichiamo?
Sono tutte domande senza risposta, ma che a dei “paranoici” del nostro stampo, fanno venire in mente più di un dubbio!
Da un punto di vista legale, un Hotspot è lecito ed ammesso e, in Italia, mentre prima chi offriva una connessione internet al pubblico doveva richiedere una serie di autorizzazioni alle questure ed identificarne i fruitori su un apposito registro; oggi, il D. L. N. 255 del 2010 (conosciuto come decreto “Milleproroghe”) esonera da questi obblighi tutte le attività che offrono gratuitamente internet al pubblico. Questo significa meno controlli non solo su chi si collega ma anche sull’intera architettura dell’Hotspot!
Una rapida scansione della rete wireless ed eccoci apparire decine di dispositivi connessi: Smartphone, Tablet, Computer portatili… Proviamo a scansionarne uno e…magia! Riusciamo a vedere le sue cartelle, i suoi file! Molti sono file condivisi in rete, nella sua rete wireless che, però, adesso è anche la nostra…ehm…la loro…insomma di tutti noi! 😉
A questo punto, decidiamo che forse è meglio evitare di accedere al proprio profilo Facebook o alla propria e-mail e rimandare l’acquisto su e-bay del perizoma di Tarzan a tempi più sicuri, magari quando il nostro Smartphone troverà una connessione dati più protetta, come quella del nostro operatore telefonico! Che dire?…Buone Vacanze! 🙂
I-Forensics Team