Un animale mitologico: Il Troll
Articolo pubblicato su "Il Quotidiano del Molise" del 14-09-2015
Fonte immagine: http://toxnetlab.com/
(“Trolling for newbies!”)
Questa settimana parliamo di…“Troll”! Può sembrare strano che nella nostra rubrica improvvisamente si parli di mitologia scandinava ma, in realtà, stiamo affrontando l’ennesimo tema di Sicurezza Informatica!
In Informatica, spesso, si (ri)utilizzano termini di altre discipline per descrivere fenomeni e comportamenti: è proprio quello che accade col termine “Troll”, conosciuto da alcuni e sconosciuto a molti.
Il termine, che nelle sagre nordiche indica un essere antropomorfo, malvagio e stupido, nello “slang” informatico fa riferimento ad una persona che in una comunità virtuale (come quella di un forum, di una chat o di un social network), disturba continuamente con messaggi provocatori, irritanti ed offensivi, fomentando ed esasperando gli animi degli altri utenti.
In sostanza, si tratta di un “provocatore di professione” che adotta questo antipatico comportamento per generare “Flame War”, ossia schermaglie telematiche fatte di insulti ed aggressioni verbali. Il termine fu utilizzato per la prima volta in rete, negli anni 80 sulle “Usenet” (ossia, sui primi forum della neonata rete internet), per indicare quelli utenti che presentavano domande o argomenti così tanto ripetuti e dibattuti che solamente un “novellino” (un “newbies”) poteva perder tempo a rispondervi! Da qui il detto scherzoso “Trolling for newbies”, che circolava fra gli iscritti più esperti di queste prime comunità virtuali!
Col tempo, la parola “Troll”, assunse un significato totalmente negativo e finì per indicare un utente restìo ad osservare le regole della comunità virtuale di appartenenza ed ogni altra regola di buona educazione telematica (le c.d. “Netiquette”). Per questo motivo, essere considerati dei Troll è molto dannoso per la propria reputazione on-line!
Un Troll agisce sempre sotto falsa identità e può danneggiare gli altri utenti presenti in rete in modi diversi: può interrompere discussioni; può dare cattivi consigli; può diffamare; può oltraggiare e può minare la fiducia reciproca che si è instaurata in un gruppo. Inoltre, le persone che sono state oggetto di attacco, possono essere particolarmente sensibili, tanto da risentirne anche nella vita reale! Per alcune persone, queste aggressioni verbali possono essere anche causa di depressione! L’attacco di un Troll genera, di solito, una grande confusione all’interno della comunità. Gli utenti esasperati finiscono con l’“aggredire” anche chi pone domande talmente ingenue da sembrare provocatorie. Pertanto, a causa del disturbatore “seriale”, può accadere che un nuovo utente, ignaro della situazione creatasi, divenga oggetto di attacchi e ripicche, con grande soddisfazione del Troll!
Per alcuni esistono diversi “tipi” di Troll: il “Troll principiante” (o inconsapevole), che posta dovunque qualsiasi cosa senza, però, voler veramente disturbare, ignaro delle regole di funzionamento della comunità virtuale; il “Troll stupido”, convinto, in buona fede, di conoscere tutto e tutti e di avere sempre e comunque ragione; ed il “Troll cattivo” che disturba intenzionalmente per seminare discordia e caos all’interno di una discussione telematica. Costui può agire per diversi motivi: per divertimento; per noia, perché l’argomento del forum non gli piace; per rivalsa, perché gli amministratori o altri utenti lo hanno offeso; oppure perché semplicemente è in pausa e non sa che fare al lavoro. Questo tipo di Troll, di solito, opera con più account e su più comunità virtuali. Nella maggior parte dei casi, si tratta di adolescenti maschi in preda ad una forte noia pomeridiana!
Come ci si difende da un Troll? È semplice: ignorandolo! Rispondere alle sue provocazioni significa, infatti, fare il suo stesso gioco! Ignorare i messaggi irritanti di un Troll richiede molta pazienza e sangue freddo. Alla fine, privato di ogni attenzione, il Troll finirà con lo stancarsi e con l’abbandonare la discussione!
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