Il Cyberbullismo

Articolo pubblicato su "Il Quotidiano del Molise" del 12-10-2015

Il-Cyberbullismo

(“Prepotenti in rete”)

 

Cari lettori, benvenuti! Questa settimana parleremo di uno dei più scottanti temi di attualità: il “Cyberbullismo”! La scuola è ormai iniziata e già si registrano casi di intimidazioni e di violenze contro i ragazzi più timidi ed indifesi.

Questo fenomeno, da tutti conosciuto come “Bullismo”, negli ultimi tempi si è evoluto, complice l’utilizzo, sempre più diffuso, di Facebook e di WhatsApp! Oggi giorno il “bullo” aggredisce servendosi delle nuove tecnologie!

Il termine “Cyberbullismo” indica ogni comportamento vessatorio realizzato attraverso internet ed utilizzando computer e smartphone. Alcuni distinguono il Cyberbullismo, che avviene tra minorenni, dal c.d. “Cyberharassment” (ossia la “Cybermolestia”) riscontrabile più tra gli adulti.

Per il “Cyberbullo”, la rete internet è un luogo ideale per condurre i suoi attacchi e, tra tutti i dispositivi digitali, lo smartphone è lo strumento più versatile e performante per perseguitare le proprie vittime! Rispetto al Bullismo tradizionale, i mezzi elettronici garantiscono al Cyberbullo un maggiore anonimato, anche se, in realtà, si tratta di un anonimato illusorio, dato che ogni comunicazione elettronica lascia sempre delle tracce, sia in rete che sui dispositivi utilizzati!

Le tecnologie info-telematiche assicurano anche effetti più dirompenti e irrimediabili, poiché le aggressioni, così come i loro risultati, possono essere più veloci ed interessare un numero indefinibile di soggetti (una foto imbarazzante, ad esempio, può essere facilmente inviata a moltissime persone, con grave ed irrimediabile danno per la vittima!).

Internet permette al Cyberbullo di superare anche ogni tipo di limite spazio-temporale. Mentre il bullismo tradizionale avviene in luoghi e momenti specifici (un’aula scolastica o un cortile), il Cyberbullo perseguita la vittima ogni volta che si collega alla Rete, via WhatsApp o via Facebook. Nel Cyberbullismo, inoltre, l’aggressore non si espone in prima persona, ma la sua attività è in qualche modo “schermata” dal mezzo tecnologico utilizzato. L’interazione indiretta con la vittima, con cui ha a che fare solo tramite un monitor di un computer o di un cellulare, allenta quei “freni inibitori” e quelle remore etiche che impediscono ad una persona di adottare comportamenti eccessivi, aggressivi o addirittura violenti. On-line la gente fa e dice cose che nella vita reale non farebbe o direbbe mai!

La Rete offre la possibilità (illusoria!) di nascondersi, di spacciarsi per un’altra persona, come in una sorta di gioco di ruolo, facendo erroneamente credere che ogni comportamento tenuto on-line non generi conseguenze nella vita reale! Per questo, il Cyberbullo pone in essere un’aggressione molto più marcata e spietata rispetto al Bullo tradizionale, con effetti a dir poco devastanti sulla psiche e sulla vita stessa delle vittime!

Comportamenti simili possono essere adottati da Troll, da Lamer, da Script Kiddie, ma mai da Cracker e Hacker, troppo “professionali” per perdere tempo in attacchi di questo tipo! Il Cyberbullo è, di solito, un adolescente maschio, annoiato o con gravi difficoltà comunicative, sociali o familiari. In alcuni casi è stato esso stesso vittima di bullismo tradizionale e non potendo “reagire” ai suoi aguzzini nella vita reale, utilizza le sue conoscenze informatiche per “vendicarsi” on-line dei suoi persecutori e di tutti coloro che in qualche modo lo hanno offeso.

Gli episodi di Cyberbullismo possono realizzarsi: attraverso la pubblicazione on-line di messaggi violenti e volgari (i c.d. “Flame”); con l’invio ripetuto di questi messaggi, anche a sfondo sessuale (si parla più propriamente di “Harassment” – Molestie); attraverso comunicazioni finalizzate ad infangare la reputazione di una persona (denigrazione); oppure attuando una vera e propria cyber-persecuzione telematica finalizzata ad incutere paura nella vittima (conosciuta come “cyberstalking”). Per perseguitare la sua vittima, il Cyberbullo può anche arrivare a spacciarsi per un’altra persona al fine di ottenere la fiducia della vittima, per poi pubblicare o condividere con altri le informazioni che essa le ha ingenuamente confidato in privato.

Il tema del Cyberbullismo sarà affrontato nel Nuovo Corso di Sicurezza Informatica per utente a cui è possibile iscriversi chiamando lo 0865.299728.                             

I-Forensics Team

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