Dai cani agli attacchi d'ira, i modi più stupidi di perdere i propri dati
Fonte: http://www.ictbusiness.it/cont/news/dai-cani-agli-attacchi-d-ira-i-modi-piu-stupidi-di-perdere-i-propri-dati/33581/1.html#.VHEAG2cQOKV
Kroll Ontrack ha pubblicato la consueta classifica dei più curiosi episodi di data loss verificatisi nel corso dell’anno, con conseguente tentativo di recupero dei dati persi. Dai guasti agli errori umani, dagli hacker ai cani molesti, passando per pompieri goffi e turisti sfortunati.
Dai cani non proprio mansueti che hanno fatto un sol boccone di dati e file, agli impiegati maldestri, fino agli incidenti più creativi che coinvolgono addirittura acqua, fuoco ed eventi climatici. Come ormai da tradizione, all’approssimarsi della fine dell’anno Kroll Ontrack ha redatto la sua classifica dei peggiori incidenti che hanno causato la perdita di dati nei mesi precedenti. La Top Ten del 2014 racchiude una serie di disastri al limite dell'inverosimile, a cui l’azienda ha poi tentato di porre rimedio dalle sue camere bianche.
Al decimo posto della classifica di quest’anno troviamo il caso di un vigile del fuoco tedesco che ha rovinato il proprio Nokia Lumia 610 con l'acqua destinata a estinguere un incendio in corso: una variante del più classico danno da liquidi versati accidentalmente su un dispositivo elettronico. Più usuale è il contesto coinvolto nell’episodio piazzato al nono posto: un data center aziendale, in cui la sostituzione di un array di storage ha causato la perdita di dati importanti (poi recuperati da Kroll Ontrack), dal momento che il vecchio sistema ha ben pensato di guastarsi proprio il giorno prima dell’installazione di quello nuovo.
Mentre all’ottavo posto si piazza lo sfortunato passeggero di un traghetto, la cui macchina fotografica è rimasta sommersa in acqua per più di un’ora, il protagonista del successivo episodio è un cane che ha letteralmente azzannato il flash drive Usb del suo padrone, dispositivo che è stato consegnato a Kroll Ontrack pieno di segni di denti.
Subito più in alto, sul sesto gradino della top ten, si piazza quello che il vendor chiama “il mistero di Microsoft Surface”, ovvero un tablet ridotto in mille pezzi a causa di ignote ragioni, e da cui Kroll Ontrack è riuscita comunque a recuperare il 100% dei dati. Ancor più d’effetto è il caso, al quinto posto, dell'alluvione che nei Balcani ha trasportato un server Raid a 100 metri dall'edificio dove era installato, richiedendo poi due settimane di lavoro per essere ritrovato.
C’è il dolo, invece, nell’episodio piazzato al quarto posto, quello di un attacco hacker che ha cancellato i dati attivi e di backup dal sistema informatico di un hotel. Sul podio non poteva mancare un caso con protagonista un dipendente aziendale distratto, nella fattispecie uno statunitense che ha fatto inavvertitamente scivolare dentro alla toilette il proprio smartphone.
La “medaglia d’argento” spetta alla disavventura occorsa a una turista islandese che ha rovinato il proprio smartphone durante un’escursione nei pressi di una cascata: il vento e gli spruzzi d’acqua erano talmente forti che il suo telefono non ha retto. Infine, al primo posto, troviamo l'immancabile genio: un impiegato che trovandosi in disaccordo con il collega, in preda all'ira, ha sferrato un violento pugno al proprio notebook, danneggiandone
Pubblicato il 22 novembre 2014 da Alessandro Marzeddu